Solitamente quando qui al Getsemani vivo l’adorazione al SS. Sacramento pongo la mia attenzione all’invito che Gesù fa ai suoi discepoli… al suo modo di pregare e agire, mite e insistente nella lotta. Provo stupore e commozione… Questo mese vorrei condividere con voi un invito che percepisco come un dono che richiede un “passo” da parte nostra, la nostra volontà: non lasciamo solo il Signore nel Getsemani… rimaniamo accanto a Lui, così come siamo, come possiamo e restiamo vicini al Signore in quel luogo che noi stessi percepiamo come “Getsemani”. Quanti Getsemani ci sono nel mondo! Questa è la chiamata che Lui fa a ciascuno di noi! A una mistica del ‘900 il Signore afferma: “Il Sacramento condensa Corpo e Sangue, Anima e Divinità del tuo Gesù. Perciò, pregando con spirito di riparazione Me Eucarestia, si prega non solo il mio Corpo ma anche il mio Sangue oltre che l’Anima e la Divinità (…). Chiedo che il mio Sangue sia usato per gli infiniti bisogni delle anime. Non lasciate infruttuoso questo oceano di potenza”.
Hora Sancta
Siamo i figli di Francesco, custodiamo per volere di Dio uno dei luoghi più cari a Gesù: il giardino chiamato GETSEMANI. È un luogo unico al mondo, il luogo dove il Signore manifesta il suo Sì per sempre nella disponibilità ad entrare dove nessuno è mai entrato, dove si inabissa nel buio, nell’ultima lotta contro la morte dove l’umanità ne è sempre uscita perdente.