Carissimi amici del Getsemani pace a voi. La foto che abbiamo scelto è abbastanza esplicativa per introdurci alla Settimana Santa che ci apprestiamo a vivere in un modo del tutto inedito. Innalzare il calice può avere svariati significati teologici, riferiti al Calice della nuova ed eterna Alleanza, elevato dal Signore nell’Ultima Cena (Lc 22,20), menzionato nella preghiera agonizzante da Gesù, QUI, nel Getsemani (Lc 22,42). In questo tempo in cui il Getsemani è più che mai ‘presente’ nel mondo intero, desideriamo invitare ciascuno di voi, nonostante tutto, ad elevareinsieme la nostra preghiera al Signore per “rendergli grazie”. Pensiamo sia limitante affermare che questo “calice amaro” è stato conosciuto dal Signore, quasi alla ricerca di una consolazione pietistica.Anche se ministri del Signore, chiamati dunque ad essere Sua ‘mediazione’, sarebbe ancora ristretto e troppo umano dirvi che vi portiamo in questo Calice (sarebbe ancora merito nostro!). L’agire di Dio è molto più grande e chiama ciascuno di noi a pregarLo con modalità nuove in “spirito e verità” (Gv 4,24). Per questo, da piccoli, riconoscenti del Dono che il nostro Salvatore è per ogni uomo, insieme ripetiamo il nostro bisogno di Lui.Eleviamo il nostro GRAZIE per il dono che il Signore ha fatto a tutti noi con la sua Vita immortale: la sua Pasqua! Tanti auguri nella Pasqua del Signore
Hora Sancta
Siamo i figli di Francesco, custodiamo per volere di Dio uno dei luoghi più cari a Gesù: il giardino chiamato GETSEMANI. È un luogo unico al mondo, il luogo dove il Signore manifesta il suo Sì per sempre nella disponibilità ad entrare dove nessuno è mai entrato, dove si inabissa nel buio, nell’ultima lotta contro la morte dove l’umanità ne è sempre uscita perdente.